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Dopo Misano e Varano, il trofeo dedicato ai bicilindrici desmodromici è approdato su uno dei più importanti circuiti italiani, quello del Mugello, giusto due settimane prima che si corresse il Gran Premio d’Italia della MotoGP, appuntamento più atteso dell’intero calendario del tracciato toscano. Un contesto ricco di aspettative e di interesse, dunque, ulteriormente arricchito dalla compresenza di un evento importante come il Ducati World Experience, kermesse riservata ai clienti del Marchio bolognese con Demo Ride e turni di prove libere. Le emozioni offerte dai piloti impegnati in pista nelle quattro categorie che compongono il monomarca della Casa di Borgo Panigale hanno confermato un livello generale davvero elevato, grazie anche all’inserimento di alcune wild card d’eccezione che non si sono lasciate scappare l’occasione di gareggiare in un simile contesto. La prime due classi a scendere in pista sono state la 848 Superstock, dedicata alla meno potente tra le quattro valvole Ducati, e la Protwins. Dopo essersi classificato secondo nelle prove ufficiali dietro al poleman Luca Pini, Roby Festa è scattato molto bene allo spegnersi del semaforo prendendo subito il comando delle operazioni, seguito dallo stesso Pini e incredibilmente Mattia Sala, ottavo in qualifica e autore finalmente di una partenza a fionda , il campione in carica Manuel Palleschi e la rivelazione della 848 del 2011 Lorenzo Desci (che partiva anch’egli dalla prima fila con il terzo tempo). Dopo pochi giri, però, Luca Pini recuperava posizione su posizione fino a guadagnare la testa della corsa in compagnia di Festa, con Desci e Palleschi in lotta per il gradino più basso del podio, mentre i due altoatesini David Vieider e Peter Ennemoser riassorbivano l’amico rivale Mattia Sala dopo che quest’ultimo arretrava progressivamente per problemi ai freni. L’entusiasmante lotta tra Pini e Festa si è protratta per tutto il resto della gara, con il primo che riusciva a resistere in testa agli attacchi del secondo fin sotto alla bandiera a scacchi, pur se con un vantaggio di soli 71 millesimi di secondo! Lo stesso faceva Desci nei confronti di Palleschi, andando a completare il podio della 848, mentre nella Protwins prevaleva il bravo Duilio Damiani sulla wild card Devis Visani, al rientro nel Ducati Challenge dopo essere stato tra i protagonisti delle precedenti edizioni. Tra i Gentleman si è imposto invece Fulvio “Iron Man” Rizzi al termine di un bel confronto con il diretto con l’eterno avversario Fabrizio Tinti, con Ilena Faekl che è stata la prima donna a tagliare il traguardo (brava Ilena!!). Se la prima gara in programma è stata a dir poco elettrizzante, la cosiddetta “classe regina”, ovvero quella che vede schierati contemporaneamente in pista i piloti della Superbike e della Superstock 1198, non è stata da meno. Peccato solo per Samuel “Supersic” Maggiori del Team Geko, che dopo una rottura del cambio, non ha potuto essere della partita. Ma andiamo alla cronaca della gara. Già in prova, Emanuele “Rockett” Russo (SBK) del Team 99 Dieci, ha siglato un tempo davvero eccezionale con 1’55”434, mentre il collaudatore Ducati Alex Valia, autore del secondo chrono assoluto, è stato il più veloce della Superstock con l’altrettanto notevole 1’56”460. Allo spegnersi del semaforo, tuttavia, il più veloce di tutti a partire è stato il “Randa” di Casalpusterlengo Roberto Rozza (STK), che scattava dalla quarta casella, seguito dallo stesso Valia e da Davide “Mr. Nice Guy” Grandi (SBK), anch’egli in prima fila. Dopo poco, però, Valia prendeva il comando delle operazioni e sembrava addirittura intenzionato a scappare, ma la minore velocità della sua 1198 sul rettilineo favoriva il ricongiungimento di Grandi e Russo che, una volta superato Valia, ingaggiavano una battaglia spettacolare scandita a suon di sorpassi da Mondiale SBK. A pochi giri dalla fine Grandi compie un’impresa sorpassando Rockett Russo all’esterno della San Donato, lasciando lo speaker senza voce. All’ultimo giro, Russo si presentava al comando e restituendo il favore a Mr. Nice Guy, con un sorpasso da cineteca alla Casanova Savelli con Grandi attaccato alla ruota posteriore, ma pur provandole di tutte quest’ultimo doveva accontentarsi della seconda posizione per poco più di un decimo di secondo, con Russo vincitore e Valia terzo al traguardo, ma primo della Superstock davanti all’ottimo debuttante Polo (primo dei Rookie STK del Team Grandi) e all’altoatesino Josef Giuliani del folto Team di Ennemoser, vincitore a sua volta della classifica Gentleman STK. Terzo della Superbike, invece, chiudeva il sanmarinese Federico Rinaldi Team Barni, al suo primo meritatissimo podio nel Desmo Challenge dopo una serie di prestazioni sfortunate. Per quanto riguarda i Gentleman della Superbike, si è imposto Giovanni Doria del Team Barni dopo tanti anni al DDC, mentre tra i Rookie di questa categoria ha prevalso Giuseppe Vocaturi presentatosi sul podio simpaticamente con prole a seguito. Grazie a tutti i piloti del DDC che hanno reso possibile questo splendido e spettacolare DDC del Mugello! Il prossimo appuntamento con il Ducati Desmo Challenge è su un altro dei circuito più importanti di tutti, lo storico autodromo di Monza, dove il Trofeo dei bicilindrici Desmo farà tappa per la prima volta, il 9 e 10 luglio, riproponendo l’abbinamento con il Ducati World Experience, che vedrà di nuovo i test ride su strada e pista dei modelli 2011.